Come può essere riqualificata una cava di ghiaione naturale al termine del suo utilizzo? Come si può innovare l’attività di un’azienda agricola famigliare che si tramanda da quattro generazioni? Come è possibile far rivivere alle nuove leve le usanze della vita di campagna del tempo passato, senza trascurare la valorizzazione dei prodotti e delle ricette locali? Venite a trovarci, nella capitale del fiorente marchesato cinquecentesco e scoprirete la nostra filosofia non solo assaporando i piatti piemontesi della nostra cucina, ma vivendo l’esperienza di essere a pieno contatto con la natura, nel parco abitato da moltissimi animali.
L’agriturismo è nato dal progetto di riqualificazione della cava di inerti della COSTRADE s.r.l., azienda di costruzioni stradali della famiglia Lovera.
“Provengo dalla tipica famiglia patriarcale contadina della nostra provincia, mio padre aveva la sua azienda agricola e nonostante io abbia intrapreso la carriera di imprenditore nel settore delle costruzioni, la passione per la nostra terra e il grande amore per gli animali, mi hanno portato nel tempo sia a continuare la tradizione famigliare dell’attività agricola, che a cercare di ripristinare le aree di cava in cui andavamo a prelevare il materiale con un particolare riguardo al territorio.
Volevo salvaguardare l’ambiente e contemporaneamente studiare un sistema di sviluppo innovativo per la piccola azienda agricola di famiglia e quando, una decina di anni fa, venni contattato dalla scuola agraria di Verzuolo, per il progetto di salvare la Gallina Bianca di Saluzzo dall’estinzione, la decisione fu facile.”
Oggi, la ex- cava Sant’Ugo, in località Torrazza, a 2km dal centro di Saluzzo, sulla provinciale per Moretta, è diventata il parco dell’agriturismo La Gallina Bianca, dove, oltre alla ristorazione, si può passeggiare immersi nel verde, circondati da anatre, galline, cigni, cervi, pavoni e altri animali ornamentali.
In tutte le cave sono stati piantati i ramassin, nota varietà locale di susine e molti altri alberi da frutto.
“Con il tempo abbiamo visto crescere l’interesse verso la nostra realtà ed abbiamo deciso di creare una piccola linea di nostri prodotti: inizialmente siamo partiti con il tonno di gallina e la composta di ramassin; ho subito intuito che avrebbe potuto diventare un modo per vivacizzare l’azienda agricola ed ho deciso di passare il testimone a mio figlio Enrico, che oggi si occupa di tutta la produzione e a mia figlia Elena, che cura l’agriturismo, gli eventi e il marketing della linea di prodotti lavorati”.
“Abbiamo cercato di fondere tradizione e innovazione, per provare a dimostrare che si può guardare al futuro pur mantenendo saldi i principi di un’agricoltura sana e rispettosa della natura, della filiera corta e della stagionalità dei prodotti. Chi viene a mangiare da noi, assaggia le classiche ricette piemontesi, realizzate con materie prime provenienti direttamente dalla nostra azienda agricola o coltivate/allevate da produttori di nostra fiducia nel raggio di pochi km.”